Non un podio, non una medaglia, ma un sorriso che si fonde e confonde con chi ti è sempre stato accanto, con chi ha urlato insieme a te in quell’indimenticabile istante.
Questa è l’atletica che preferisco, quella vera, quella che ogni volta ti sorprende come la prima volta, quella che non guarda la prestazione, il tempo, la misura, né tantomeno il piazzamento. Ti stupisci del valore intrinseco del momento, della gioia che traspare prepotente dai protagonisti, una gioia che ti pervade nella sua semplicità, che coinvolge lo spettatore e freme insieme ai protagonisti. Sì, perché in quegli attimi che precedono l’impegno agonistico, tutti noi abbiamo saltato insieme a Diego, lo abbiamo sospinto, sollevato, inarcato e aiutato a richiamare il suo gracile corpo oltre l’asticella, oltre ogni limite. E poi insieme a lui abbiamo esultato e insieme a lui ci siamo proiettati verso il suo istruttore, colui che ha sempre creduto nelle sue capacità, che l’ha aiutato, consolato, esaltato, per fondersi in un abbraccio liberatorio, unico e imprescindibile. Le immagini non rendono giustizia al gesto atletico perché sono state estrapolate da un filmato poco definito. Eppure penso sia meglio così, perché i tratti imprecisi dei protagonisti ci consentono di idealizzare i nostri sentimenti e renderli protagonisti insieme a loro. In quei momenti siamo stati tutti Diego, con le nostre incertezze, i dubbi, le debolezze, le aspettative spesso non corrisposte. E insieme a lui le abbiamo superate, scavalcate, dimenticate e condiviso l’irrefrenabile gioia con la persona a noi più vicina, in un abbraccio che rappresenta la pura essenza dello sport, ma anche e soprattutto della vita. Non un podio, non una medaglia, ma un sorriso che si fonde e confonde con chi ti è sempre stato accanto, con chi ha urlato insieme a te in quell’indimenticabile istante.
Questa è l’atletica che preferisco, quella dei sentimenti, della condivisione, della bandiera che ci avvolge in un’unica famiglia, con la stessa passione, con gli stessi obiettivi, con le stesse soddisfazioni. Diego ha tracciato la strada ed ora tocca a tutti noi seguirla con la stessa determinazione, a partire dai CdS di Modena, tappa fondamentale per la stagione agonistica della nostra società.
Ecco attimo per attimo, fotogramma per fotogramma l’impresa di Diego, giovane atleta della nostra Scuola dell’Atletica, alle prese con l’asticella del salto in alto in una battaglia senza esclusione di colpi, senza timori reverenziali verso una quota che solo poco tempo fa sembrava irraggiungibile. Quale? Poco importa! Perchè ciò che accade rimarrà per sempre come monito di perseveranza e gratitudine. Prendetevi qualche minuto e godetevi questa storica sequenza.