“É stata un’esperienza unica che ha consentito ai miei atleti di conoscere un mondo completamente diverso, professionale e contraddistinto da livelli di estrema espressione tecnica, tipica di queste manifestazioni mondiali.“
Rientrata la comitiva forlivese che dal 27 al 31 agosto ha partecipato alla 20esima edizione dei Campionati Mondiali di atletica leggera Under 20 che si sono svolti a Lima in Perù. Una rassegna internazionale alla quale si sono presentati i migliori talenti provenienti da 134 nazioni in rappresentanza dei 5 continenti, fra i quali gli atleti forlivesi: il quattrocentista Luca Marsicovetere, il velocista Fabrizio Caporusso entrambi della Libertas Atletica Forlì, ai quali si è aggiunto l’ostacolista Paolo Bolognesi dell’Edera Atletica. Ad accompagnarli in questa straordinaria avventura a Lima, era presente un altro forlivese doc, il loro allenatore e fisioterapista Alberto Donati, tecnico della società biancorossa. E non poteva essere diversamente perché una così nutrita presenza di atleti, peraltro creata in soli 3 anni di minuzioso lavoro di preparazione tecnica e fisica, presupponeva un supporto psicologico, ancor ché tecnico, costante e in tutte le fasi che precedono un impegno agonistico così rilevante. Donati, infatti, per garantirsi il pass di accesso all’esclusiva zona di riscaldamento atleti, ha sfruttato l’ingaggio della nazionale del Burundi in qualità di fisioterapista.
E lui stesso a raccontarci questa indimenticabile esperienza: “Sono molto soddisfatto della stagione agonistica dei miei atleti, sia per la costante dedizione e sacrificio dimostrati in questo anno di duro lavoro iniziato a settembre del 2023, sia per i risultati ottenuti che hanno consentito loro di partecipare ai mondiali. Lo dimostrano i ripetuti picchi dello stato di forma fisica che hanno contraddistinto la stagione agonistica degli atleti: Luca Marsicovetere ne ha raggiunti 4, il più significativo dei quali ai Campionati Italiani Juniores, dove ha vinto il bronzo col record personale; Fabrizio Caporusso ne ha raggiunti addirittura 5, dall’argento agli Italiani, al bronzo agli Europei di categoria under 18. Per entrambi l’ultimo picco ha coinciso con le staffette dei mondiali dove, tempi alla mano, hanno confermato nelle rispettive frazioni di avere ampiamente meritato la convocazione azzurra. Luca ha corso la sua frazione col personale rilevato di 47″06 nella staffetta 4×400, peraltro inficiata dalla perdita del testimone dell’ultimo frazionista, precludendone l’accesso alle semifinali; mentre nella staffetta 4×400 mista si è classificato 10′, un risultato pur sempre di prestigio. Per quanto riguarda Fabrizio Caporusso, ha corso la prima frazione della staffetta 4×100 in 10″55 dimostrando capacità di concentrazione e rendimento, nonostante le condizioni meteo (con 15 gradi e un’umidità del 90%) certamente non ottimali per i velocisti .”
Continua un raggiante Donati per la gratificante vicenda mondiale: “É stata un’esperienza unica che ha consentito ai miei atleti di conoscere un mondo completamente diverso, professionale e contraddistinto da livelli di estrema espressione tecnica, tipica di queste manifestazioni mondiali. Un mondo che sembrava irraggiungibile, persino nelle ambizioni più temerarie, è diventato prima avvicinabile e poi realizzabile grazie alla dedizione e al sacrificio. I ragazzi hanno capito che tutto è possibile solo con un perdurante duro lavoro fisico, giorno dopo giorno, gara dopo gara, in base ai carichi di lavoro persistenti previsti dalla programmazione.”
Termina il racconto Donati: “Per quanto riguarda Paolo Bolognesi, al suo primo anno di categoria ha passato le qualificazioni dei 400hs con un tempo di poco superiore alla sua migliore prestazione, dimostrando di meritare questi mondiali tanto quanto i compagni di allenamento. Nella semifinale, in accordo col responsabile Fidal degli ostacoli, si è deciso che il giovane atleta doveva fin dalla partenza mantenere il ritmo degli avversari. Una strategia avventata, se si considera la difficoltà della disciplina, ma che avrebbe consentito all’atleta una chance per guadagnare posizioni. Il tempo rilevato al passaggio dell’ottavo ostacolo è stato nettamente inferiore al personale di Paolo, che tuttavia non è riuscito a mantenere, compromettendo la performance finale classificandosi comunque fra i migliori 24 specialisti degli ostacoli bassi.”
Articolo in fase di pubblicazione nelle redazioni dei siti e dei quotidiani romagnoli.