I TRE GEMELLI SEPA E MONTERASTELLI AGLI ITALIANI DI CAORLE. FINISCE COL BOTTO LA STAGIONE AGONISTICA DELLA LIBERTAS ATLETICA
Come già avvenuto nelle passate edizioni con una consuetudine oramai consolidata, la Libertas Atletica Forlì schiera nella formazione dell’Emilia Romagna ben 4 atleti: il saltatore con l’asta Luca Monterastelli e i gemelli Sepa, non due, bensì tre.
Caorle, 5-6 ottobre, un weekend freddo e ventoso che poco si addice alle gare di atletica leggera, accoglie la 51esima edizione dei Campionati Italiani della categoria cadetti. A contendersi i 36 titoli Italiani in palio sono giunti quasi un migliaio di atleti under 16, provenienti da 21 regioni diverse. “Non abbiate paura di sbagliare, godetevi tutto”, sono le parole dell’ospite d’onore Leonardo Fabbri, primatista italiano e Campione Europeo 2024 di lancio del peso. E parole non furono più adatte ad una manifestazione contraddistinta da un tifo calcistico con bandiere e striscioni inneggianti alla propria regione. Anche perché il regolamento, oltre ai titoli individuali, prevede una classifica speciale per rappresentative regionali, con l’assegnazione di un punteggio in base alla classifica ottenuta dai propri atleti.
Come già avvenuto nelle passate edizioni con una consuetudine oramai consolidata, la Libertas Atletica Forlì schiera nella formazione dell’Emilia Romagna ben 4 atleti: il saltatore con l’asta Luca Monterastelli e i gemelli Sepa, non due, bensì tre. Un record del quale a memoria non si conoscono casi simili nella storia dell’atletica italiana. Un saltatore, un lanciatore (martello) e un multiplista (esathlon), un vero e proprio enigma fiosiologico-attitudinale reso ancora più confuso dai genitori, qualora non ve ne fosse stato bisogno, assegnando loro nomi apparentemente simili: Benis Le Saint il triplista, Benis Israel il martellista e Benis l’Eternel l’esatheta. Ma non bastava, perché la natura si è divertita a renderli non del tutto uguali, insomma tre gemelli diversi, eppure con un comune denominatore straordinario, l’amore per l’atletica, la perseveranza negli allenamenti, la gratitudine per un ambiente che li ha accolti amorevolmente fin da piccoli nella Scuola di Atletica, foriera di talenti, fra i quali anche Luca.
Le gare.
Il primo a scendere in campo è Luca Monterastelli nell’asta, si presenta col secondo accredito di 4.00m dietro all’inarrivabile pugliese Belardi, fresco primatista italiano con m.4,73. In una gara interminabile di oltre 5 ore, l’atleta biancorosso supera agevolmente alla prima prova i m.3,90 e si gioca il podio alla misura successiva insieme ad altri due avversari, col vantaggio di un numero minore di errori. Potrebbe essere il salto del podio, ma l’emozione e la snervante attesa, bruciano energie sia fisiche che psicologiche. Luca sbaglia le prime due prove e in accordo col suo allenatore Gian Michele Ruggeri, si riserva di tentare con l’ultimo salto a disposizione la quota di m.4,05, che gli varrebbe la seconda posizione. L’argento è a portata di mano ma il tentativo fallisce e si classifica 4°. La soddisfazione per l’ottimo risultato appare evidente anche dalle parole di Luca: “ E’ stata una gara complessa soprattutto per il clima certamente non idoneo alla specialità, in particolare per i lunghissimi tempi di attesa. Tuttavia è stata un’esperienza divertente ed emozionante davanti a tanto pubblico. Saltare insieme ad avversari di assoluto valore mi ha fatto capire gli errori sui quali dovremo lavorare per migliorare la tecnica del salto.”
Ad aprire la saga dei Sepa è Benis L’Eternel nel lancio del martello, alla sua prima esperienza in una gara nazionale. E’ stato l’ultimo dei fratelli a conseguire il diritto a partecipare a questi Italiani con una strabiliante prestazione nei recenti campionati regionali, che ha vinto col personale di m.46,15: titolo e biglietto per Caorle. Ma l’emozione e le difficoltà tecniche della specialità, hanno condizionalo l’atleta impedendogli di esprimere al meglio il suo potenziale. I due nulli al primo e terzo lancio ne sono la riprova, tanto quanto un modesto m.35,35 al secondo tentativo. Un vero peccato perché Benis L’Eternel col suo accredito poteva ambire alla finale. Un po’ di delusione ma anche tanta consapevolezza di avere vissuto un’esperienza unica nelle parole di Benis L’Eternel “ Poteva e doveva andare sicuramente meglio, anche perché ci tenevo tanto per tutto il lavoro fatto con Nicola Dovizioso il mio allenatore. Ma essere qui con i miei fratelli e gareggiare con i migliori atleti d’Italia è un’emozione indescrivibile!”
Nel pomeriggio è di scena il “più grande” dei Sepa, Benis Le Saint, in quanto oltre all’altezza di 190cm, nettamente superiore ai fratelli, vanta già una presenza ai Campionati Italiani cadetti 2023, sempre a Caorle. Il suo accredito di m.13,69 non lascia scampo agli avversari, ma il triplo presenta sempre variabili che talvolta compromettono la gara, senza poi contare che Les, come lo chiamano i compagni della Libertas, viene da un fastidioso infortunio alla caviglia di stacco. Ma l’occasione non consente esitazioni e al primo salto atterra a m.14,04. Gara finita per gli avversari, medaglia d’oro e titolo di Campione Italiano 2024! “ È una gara che aspettavo da molto tempo – racconta Le Saint – quando l’anno scorso proprio qui a Caorle mi classificai all’ottavo posto e primo dei 2009. Nonostante una preparazione condizionata dai problemi alla caviglia, è andata come volevo e ho raggiunto il mio obbiettivo di quest’anno cioè i 14 metri. Ringrazio il fantastico tifo di tutta la squadra e in particolare Sofia Zanotti e Francesco Bertozzi, che hanno sempre creduto in me fin dalle prime gare e il mio allenatore del triplo Gabriele Obino. Questa bellissima esperienza rimarrà per sempre nel mio cuore.”
A chiudere le gare di famiglia è l’esathleta Sepa Benis Istrael. Come i fratelli è dotato di una capacità tecnica che gli consente di affrontare ogni disciplina con risultati considerevoli, tali da vincere il titolo regionale nelle prove multiple e presentarsi a questi Italiani con buone possibilità di entrare nella top ten della specialità. Benis Israel parte col botto fermando il cronometro a 13”77 nei 100hs, un tempo da specialista che l’avrebbe portato al 4° posto nella gara individuale! Seguono 3 record personali nell’alto con m.1,52, nel lungo con m.5,45 e nei 1000m con 3’02”94, mentre nei due lanci disco e giavellotto, l’attrezzo atterra lontano dai suoi personali, rispettivamente a m.35,22 e m.34,86. Benis Israel ha terminato le sue 6 fatiche al 9° posto con 3.979 punti a poche lunghezze dalla sesta posizione. “ E’ stata una bellissima esperienza, mi aspettavo qualcosa di più visto che il lavoro svolto con l’equipe di allenatori che mi segue da tempo e ai quali devo veramente tanto: Sofia Zanotti, Giovanni Benedetti e Francesco Bertozzi. – spiega Israel – Ma sono soddisfatto comunque perché la partecipazione a questi italiani è stata come una vittoria e una grandissima soddisfazione.
Articolo pubblicato su ForlìToday il 7 ottobre 2024