PADOVA 28 GENNAIO – Quando Francesco Amici, 16 anni, fra una partita di calcio e l’altra, si divertiva a fare “le gare di atletica che c’erano in quella giornata”, non pensava che quella esperienza agonistica passata da una pedana all’altra lo avrebbe influenzato a tal punto da lasciare il calcio e scegliere di diventare decatleta con gare di corsa, ostacoli, salti e lanci, tutte da preparare. L’impegno indoor per gli under 18 è dimezzato e da decathlon i giovani allievi si giocano il titolo italiano con un pentathlon nel nuovo anello coperto di 200 metri di Padova. Il risultato di iscrizione di Francesco lo classifica al 40esimo posto ma alla prima gara fa da subito vedere che vuole risalire la classifica iniziale. Vince la sua batteria col primato personale dimostrando una grande crescita in questa gara tanto da avvicinare il minimo per gli italiani individuali e peccato per aver toccato pesantemente l’ultimo ostacolo che lo fa barcollare fino al traguardo.
Il salto in lungo lo soffre, rincorse sempre diverse non gli danno quella stabilità tecnica che serve per fare il passo di qualità e decollare come dovrebbe, non lo sbaglia ma si deve accontentare di una misura decisamente normale. Si passa alla pedana del peso e nonostante la sua “stazza” non proprio da lanciatore, fa un bel gesto tecnico e l’attrezzo vola lontano oltre il suo personale guadagnando punti su punti e posizioni su posizioni. Quarta gara il salto in alto vero punto dolente, ma stranamente fa tutto bene e migliora il personale di qualche centimetro. Ultima gara un 1000 metri corsi con la stanchezza di dieci ore ininterrotte di gare. Ma Francesco è resistente e guadagna altri punti. Alla fine con 8.99 negli ostacoli, 5.46 nel lungo, 11.56 nel peso, 1.62 nell’alto e 3.07 nei 1000 si classifica 26esimo sommando in cinque gare 2877 punti dimostrando grandi capacità agonistiche e grandi potenzialità in questa massacrante ma affascinante specialità dell’atletica.