Torno da Rieti con emozioni contrastanti. Da un lato, provo grande soddisfazione per il risultato nella gara che più contava e il podio raggiunto con le unghie e con i denti, soprattutto in considerazione che da maggio a luglio la mia forma fisica non è stata al suo massimo
Terminata la stagione dei Campionati Italiani di categoria, iniziata a metà giugno con gli Assoluti di Brescia, continuata con i Campionati Allievi di Molfetta under 18 all’inizio di luglio e finita nel weekend scorso con gli Italiani Junior under 20 e Promesse under 23 di Rieti. Un tour de force che ha visto la Libertas Atletica Forlì, primeggiare in tutta la penisola con un bottino di tutto rispetto: 5 minimi di partecipazione al Challange e agli Assoluti, 7 agli Under20, 1 agli Under 23, 9 agli Under 18, che in totale hanno prodotto 1 argento e 2 bronzi.
A Rieti la società bianco-rossa si è presentata con 5 atleti: Francesco Blasi (lungo), Noah Calisesi (asta), Riccardo Sintoni (800m/1500m), Dario Collura (110hs/400hs) e Luca Marsicovetere (200/400).
Per Francesco Blasi un campionato da dimenticare già dal primo salto. Nel riscaldamento le sensazioni positive gli impongono di affrontare la gara senza esitazioni, la rincorsa è fluida e gli impulsi degli appoggi efficaci. L’obiettivo dei 7m si delinea all’orizzonte, Francesco si avvicina alla fase di stacco in piena spinta ma accade l’impensabile, i chiodi non tengono, la scarpa perde contatto e scivola nell’asse di battuta. Lesione al bicipite femorale e gara conclusa, nonostante altri due eroici tentativi. Terminerà con m.6,24. E’ Francesco stesso a raccontare la sua gara “Sono arrivato con la determinazione di dimostrare quello che veramente valgo e farlo in un campionato italiano sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Mai avrei pensato ad un finale così: scivolare sulla pedana di stacco e lesionarmi il bicipite femorale era l’ultima cosa alla quale pensavo, ma al tempo stesso mi dà la forza di dimostrare ancora di più quello che valgo. Mi riprenderò presto e tornerò più motivato, forte e consapevole delle mie capacità!” Un finale inaspettato anche per il suo allenatore Gabriele Obino “Un vero peccato perché negli ultimi allenamenti, Francesco aveva dimostrato uno stato di forma ideale e questi Italiani potevano rappresentare una tappa fondamentale di crescita psicofisica. Ora ci aspetta un lento recupero, ma sono certo che Francesco sarà pronto per le prime gare indoor di gennaio”.
Noah Calisesi proveniente dal volley, dopo una breve esperienza nei lanci (giavellotto e disco), cambia disciplina e passa al salto con l’asta, dove in pochi mesi ha evidenziato una particolare predisposizione passando dai m.3,46 alle indoor di gennaio, ai m.4,30 di luglio, che gli sono valsi il minimo di partecipazione ai Campionati Italiani. Noah inizia la gara con determinazione, ma deve fare i conti con una progressione proibitiva perché l’asticella sale in fretta. Dopo soli due salti riusciti a m.4,00 e m.4,20, deve affrontare il nuovo personale a m.4,40 che al momento rappresenta un ostacolo non insormontabile ma problematico. Finirà al 15° posto più che promettente per questa sua prima esperienza. “ Questi sono stati i miei primi italiani e la tensione si è fatta un po’ sentire.” racconta Noah “ Speravo di riuscire a superare la misura successiva al tentativo riuscito di m.4,20, che mi avrebbe consentito di raggiungere una buona posizione in classifica, ma purtroppo non è andata così. Questo mi ha fatto capire che c’è ancora tanto da lavorare. Comunque sono stato molto contento di poter partecipare ad una gara di così alto livello e ne farò tesoro per il futuro”. Il suo allenatore GianMichele Ruggeri non ha dubbi ”Noah si è unito al mio gruppo a settembre e ha lavorato con serietà e in pochi mesi ha realizzato una prestazione che all’inizio dell’anno poteva sembrare irraggiungibile. Ciò è dovuto ad un’innata predisposizione alla disciplina e alla capacità di rimanere concentrato durante le fasi salienti delle gare. Ora si torna al lavoro perché Noah è dotato di un fisico notevole, tuttavia difetta di articolarità, componente fondamentale degli astiti. Prossimo obiettivo i m.4,40 che sono ampiamente alla sua portata e sono certo che alle finali dei CdS di settembre, potrà raggiungere questa ulteriore meta”.
Per Riccardo Sintoni mezzofondista in piena crescita tecnica, già presente agli Italiani di Grosseto 2023 sempre negli 800m e 1500m, questi Italiani rappresentavano la consacrazione finale a livello nazionale. E ci riesce perfettamente con due gare condotte con determinazione e con la consapevolezza di valere traguardi ambiziosi. Vince la sua batteria negli 800m con 1’54”89 che gli vale il 9° posto finale sui 36 partecipanti, mentre nei 1500m si classifica secondo nella sua batteria col tempo di 3’59”85, terminando al considerevole 12° posto se si considera che occupava la 22esima posizione fra gli iscritti alla gara. “Sono particolarmente soddisfatto perchè in queste gare sono riuscito a esprimere quello per cui mi sono preparato in questi mesi.” Ci racconta Riccardo “Non è stato facile conciliare la preparazione degli Italiani con lo studio. Quest’anno ho avuto l’esame di maturità e al tempo stesso ho preparato i test di ingresso per l’università a cui ambivo particolarmente. Personalmente penso di aver gestito bene entrambe le gare e i due turni sono andati proprio come mi ero prefissato. Sapevo che non trovandomi nella batteria dei migliori accrediti sarebbe stato fondamentale vincere per poter guadagnare più posizioni possibili e così ho fatto”. Grande la soddisfazione della sua allenatrice Judit Varga “Riccardo affronta ogni allenamento con la massima concentrazione e fiducia nel nostro lavoro, questo rappresenta la base dei suoi successi. La serietà e la capacità di gestire lo sport e lo studio con brillanti risultati in entrambi campi, rappresenta un esempio da seguire e da imitare. Entrambe le gare sono state condotte con esperienza e la consapevolezza di valere i tempi per accedere ai migliori 10 in Italia. Nonostante la comprensibile ansia all’esordio negli 800m e la stanchezza nelle gambe nei 1500m, Riccardo si è espresso sui ritmi prefissati che gli hanno consentito di entrare nella top ten del mezzofondo italiano”.
Un ottimo Campionato Italiano anche per l’ostacolista Dario Collura che a differenza del 2023 dove partecipò solo nei 400hs, a Rieti si presenta col minimo anche negli ostacoli alti. Si difende bene nella batteria degli ostacoli bassi che termina in seconda posizione col tempo di 55”66, mancando la finale per pochi decimi. Dario conferma lo stato di forma eccellente nei 110hs, esce bene dai blocchi, affronta gli ostacoli con fluidità e sicurezza, chiude col tempo di 15”35 appena sopra il suo personale che gli vale l’accesso alla semifinale. Poche ore di pausa e lo starter chiama i semifinalisti ai blocchi di partenza. La concorrenza per la finale non lascia scampo a Dario, che si difende confermando lo stesso tempo di accredito e record personale di 15”33. Terminerà le due gare rispettivamente al 12° e 20° posto. “Quest’ anno torno da questi italiani soddisfatto con la convinzione di avere confermato i miglioramenti tecnici degli ultimi mesi. Un ottimo finale di gara nella batteria dei 110hs mi ha consentito di correre la semifinale dove ho eguagliato il personale. Mentre nei 400hs pur avendo effettuato una buona gara, sono in parte deluso perché la finale era ampiamente nelle mie possibilità, sarebbe stato sufficiente scendere sotto i 55!”
Infine Luca Marsicovetere, il decano plurititolato alla sua quinta partecipazione a un Campionato Italiano outdoor dei 400m (oro nel 2022, argento nel 2023). Partito con una fiammata all’inizio della stagione con un deciso miglioramento di 47”73, si presenta a Rieti col fermo intento di incrementare il personale e portarlo sotto i 47”55, minimo richiesto dalla federazione per partecipare ai Mondiali Under 20 di Lima in Perù. Un’occasione da non perdere e Luca si presenta determinato ai blocchi di partenza della sua batteria, che vince in scioltezza col tempo di 47”98. Nella finale del giorno successivo i migliori specialisti della disciplina, si affrontano con la consapevolezza di giocarsi il titolo Italiano e i Mondiali. Lo scarto cronometrico fra i contendenti è minimo con 3 atleti sotto i 48” e i rimanenti poco sopra, ad attenderli “un giro della morte” all’ultimo respiro. Sarà battaglia fino all’ultimo metro e Luca lo sa benissimo, ma anche i suoi avversari che conoscono fin troppo bene il suo punto di forza: gli ultimi 50m. All’uscita della curva nel rettilineo finale gli atleti si presentano compatti decisi a spendere ogni goccia di energia rimasta. Il traguardo si avvicina e le posizioni non sono ancora delineate. Cominciano i primi cedimenti, l’acido lattico satura le fibre muscolari e reclama maggiore assorbimento, ma non c’è tempo. Ed è qui che Luca gioca la sua carta migliore, aggancia la terza posizione e termina la gara con minimo per i Mondiali. 47”53 il tempo finale. Questo il suo commento “Torno da Rieti con emozioni contrastanti. Da un lato, provo grande soddisfazione per il risultato nella gara che più contava e il podio raggiunto con le unghie e con i denti, soprattutto in considerazione che da maggio a luglio la mia forma fisica non è stata al suo massimo. In questo periodo avevo praticamente perso le speranze di raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione, dopo le entusiasmanti gare indoor. D’altro lato c’è sicuramente un po’ di rammarico perché ci tenevo molto a vincere questa gara e la corsia esterna in finale non mi ha consentito di controllare gli avversari. Tuttavia torno a casa con un bronzo, un record personale e tanta esperienza. Ora aspettiamo con trepidazione le convocazioni per i mondiali”. Ecco il commento di Alberto Donatisulle prestazioni dei suoi due atleti Dario e Luca “Sono estremamente soddisfatto di questi Campionati Italiani di Rieti. Dario sta dimostrando di gara in gara una buona maturazione tecnica sia nei 400hs ad un passo dalla finale e ancora meglio nei 110hs passando il turno nelle batterie ed eguagliando il suo personale in semifinale. Per quanto riguarda Luca non avevo dubbi sulla sua prestazione. La gara è stata perfetta sotto ogni punto di vista ed in linea con la pianificazione dei due picchi di forma in questa stagione. Personale, minimo per i mondiali e podio al momento giusto. Ora aspettiamo buone notizie dalla Federazione per la convocazione in nazionale”.
Articolo pubblicato su ForlìToday il 30 luglio 2024