Campionati Italiani Cadetti under 16 di atletica leggera
Venti rappresentative regionali per un totale di oltre 1.000 atleti, si sono date appuntamento a Caorle lo scorso fine settimana per la 50esima edizione dei Campionati Italiani Cadetti. Alla più importante manifestazione agonistica dell’atletica leggera under 16, era abbinato anche l’ambito Trofeo delle Regioni assegnato alla rappresentativa col migliore punteggio conseguito nei piazzamenti dei propri atleti. L’Emilia Romagna si è presentata con 57 atleti 4 dei quali appartenenti alla Libertas Atletica Forlì: Luca Monterastelli, Gabriele Perugini e i fratelli Benis Israel Sepa, Benis Le Saint Sepa, tutti alla prima importante esperienza nazionale.
Luca affronta il salto con l’asta col piglio disinvolto di chi vuole incrementare il suo personale di m.3,60 ed entrare nella finale dei migliori 8 specialisti. Ma la gara presenta difficoltà emotive e tecniche non indifferenti, prime fra tutte l’eccessiva e snervante attesa fra un salto e l’altro, tipica di queste manifestazioni. Dopo i primi tentativi alle quote inferiori passati con successo, Luca si blocca a quota 3,50m con 3 nulli terminando in 14esima posizione. Rimane la soddisfazione del 4° posto fra i nati nel 2009 che lascia ben sperare per il prossimo appuntamento del 2024.
Stesso problema per Benis Israel nel lancio del disco alle prese con la sua prima esperienza nella rappresentativa regionale in un palcoscenico così emotivamente coinvolgente, con tutti i migliori specialisti italiani. Per non parlare della consapevolezza di essere ripreso in televisione, davanti a spettatori d’eccezione quali i fratelli atleti rimasti a casa. Ma non solo, perché a bordo pista Israel poteva contare su due tifose di assoluto rilievo internazionale: l’Olimpionica discobola Daisy Osakue e la sua allenatrice Maria Marello, con le quali recentemente aveva condiviso più di un allenamento proprio a Forlì. Gara subito in salita con due nulli iniziali e terzo lancio a m.30,40 che lo escluderà dalla finale ampiamente alla sua portata. Infatti sarebbero stati sufficienti un paio di metri in meno del record personale di m.36,06 per centrare la finale dei migliori 8 discoboli. Finirà 14°, tuttavia 3° fra i 2009 al primo anno cadetti.
Per quanto riguarda Gabriele 8° nel ranking nazionale dei 2.000m, le aspettative erano ben diverse perchè reduce da una stagione esaltante colma di continui miglioramenti nella specialità e piazzamenti sempre di rilievo, non solo a livello regionale, ma anche e soprattutto nazionale. Ma come spesso accade in atleti con spiccate talentuose capacità, il problema maggiore è rappresentato dal mantenimento della tenuta psico-fisica. Infatti dopo la pausa estiva si è presentato alla ripresa degli allenamenti con un leggero calo fisico determinato da un infortunio muscolare, che si è aggravato nei giorni successivi, tanto da mettere a serio rischio persino la sua partecipazione ai Campionati Italiani. Ma a Gabriele non manca la tenacia, l’occasione è unica e non consente ripensamenti. Decide di partire con la rappresentativa regionale e tentare l’impossibile. Al via dei della gara rimane incollato al gruppo di testa deciso a non mollare, ma dopo i primi giri il fisico reclama ritmi inferiori, rallenta e termina la gara al 33° posto. Un applauso sincero per l’ostinazione e la fermezza dimostrate in questa situazione avversa.
Discorso completamente diverso per Benis Le Saint, che si è presentato nel salto triplo con un palmares regionale invidiabile, che lo ha visto primeggiare in tutte le manifestazioni. Forte dell’undicesimo posto nel ranking nazionale, il giovane talento della Libertas è sceso in pedana con l’obiettivo di raggiungere la finale largamente alla sua portata, anche perché gli atleti più titolati erano racchiusi in un pugno di centimetri. Ma a Benis Le Saint non difetta la concentrazione e al primo salto migliora il suo personale e vola in ottava posizione con m.12,84. Sembra fatta per l’accesso alla finale, ma la concorrenza è spietata e un avversario lo sopravanza di pochi centimetri. L’esclusione dalla finale non rientra nelle aspettative del talento bianco-rosso che affronta l’ultimo salto di qualificazione deciso a rimettere in ordine la classifica. La rincorsa appare subito diversa dalle precedenti, lo stacco e i due balzi successivi sono perentori e atterra ad un soffio dai 13 metri: 12,94, nuovo record personale, finale assicurata e unico triplista del 2009. Non migliorerà ulteriormente, ma piazzerà altri due salti di poco inferiori, a dimostrazione di uno stato di forma invidiabile e di un ottima capacità di gestire la gara anche nelle fasi cruciali.
Nella foto da sx: Luca Monterastelli, Israel Sepa, Gabriele Perugini e le Saint Sepa con la maglia della rappresentativa regionale.